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Recensione Gryphon Mojo (Audio Art n. 264)

Paul Chang della rivista taiwanese Audio Art recensisce i diffusori da stand Mojo della danese Gryphon. "Se i diffusori Mojo avessero il prezzo in rapporto alle loro prestazioni, ne varrebbero ogni centesimo... Pur essendo diffusori dalle piccole dimensioni, il loro suono è incredibile... La prima sorpresa è stata che un diffusore così piccolo possa avere un suono eccellente così corposo e fisico, addirittura superiore a diffusori più costosi e di dimensioni maggiori... La seconda sorpresa riguarda il bilanciamento tonale totale... onestamente, il controllo è stato qualcosa di memorabile... La terza sorpresa consiste nella bassa distorsione e nelle prestazioni ad ampia dinamica di Mojo. Quando ho ascoltato musica, inclusi orchestra, canto e musica dal vivo, ad alto volume, ogni singolo elemento era veramente energico, indipendentemente dal fatto che fosse una voce umana, un violino, una percussione, un violino o un pianoforte. Quello che è incredibile è che a livelli di volume di ascolto così elevati e con una gamma dinamica così ampia, continuavo a percepire la dolcezza delle voci, mai aggressive o invadenti... La quarta sorpresa è stata la resa delle dimensioni, dell'orientamento e la capacità di risoluzione... senza traccia alcuna di oscurità, caos o sbandamenti... La quinta sorpresa è la forte qualità musicale di Mojo. Credo di non essere stato il solo a percepire questa sensazione di coinvolgimento musicale, ma che sia stata una sensazione provata da tutti... La mia sesta sorpresa viene dalla sensazione di un suono pieno, ampio e non compromesso sia degli strumenti musicali sia delle voci... Onestamente, quando ho scritto l'articolo mi stavo sempre chiedendo come sia stato possibile che Gryphon Mojo mi abbia dato così tante surprese in quella piccola sala d'ascolto. In termini di soddisfazione, ha superato qualsiasi cosa abbia ascoltato quel giorno, compresi diffusori più costosi posizionati in ampi spazi.